Non esistono due bambini uguali e, questo, include la forma della testa.
Durante il parto, le ossa del cranio dei bambini si muovono per consentire alla testa del bambino di cambiare forma per adattarsi al canale del parto e quindi al bacino della madre. Le ossa del cranio possono sovrapporsi a vicenda per accogliere il processo di nascita. Conosciuto come compressione / decompressione, è un processo normale e le ossa di solito tornano a posto naturalmente.


Tuttavia, in alcuni casi, specialmente se un bambino subisce un parto molto veloce o molto lento, possono verificarsi tensioni fra le ossa. Anche i neonati che vengono partoriti tramite taglio cesareo possono essere a rischio di tensioni craniche, in particolare se il parto cesareo non era programmato.

Dopo la nascita, la forma della testa può variare a seconda della posizione in cui viene tenuta durante i primi mesi di vita. Poiché i bambini piccoli non possono ancora muoversi per cambiare da soli la posizione, essere sempre sdraiati nella stessa posizione con la testa girata da un lato, può creare un punto piatto sul cranio.

La sindrome della testa asimmetrica, detta plagiocefalia, ha visto un aumento negli ultimi anni, probabilmente influenzato dalla raccomandazione di far dormire il bambino sempre supino e per il troppo uso dell’ovetto (seggiolino della macchina).

La terapia sacro-coccipitale (S.O.T.) consiste nel toccare leggermente le ossa del cranio in combinazione con l’osso sacro utilizzando una tecnica terapeutica altamente specializzata. Ottimizzando il movimento naturale delle ossa craniali ed equilibrando la pompa cranio-sacrale per normalizzare i movimenti, aiuta a riposizionare le ossa craniali.

Questo tipo di terapia si concentra sull’alleviare la pressione e le tensioni all’interno e intorno al sistema nervoso centrale del bambino. Oltre ad assistere alla risoluzione di una plagiocefalia, la S.O.T. è efficace anche per una serie di altri problemi comuni che i bambini sperimentano, inclusi problemi di allattamento, coliche, problemi di dentizione e altro ancora.

L’ATM , l’articolazione fra la mandibola e il cranio è di prima importanza nell’allattamento. Se il neonato non riesce ad aprire la bocca correttamente, non può attaccarsi bene al capezzolo della Mamma. Se la lingua del bambino non massaggia bene il capezzolo, la montata del latte non viene ben stimolata e di conseguenza sembra che la Mamma non abbia abbastanza latte… per aggiungere la beffa al danno, spesso la Mamma soffre di ragadi al seno perché invece di succhiare, il bambino “mastica” il capezzolo.

Questa situazione porta a dare la giunta perché il bambino non cresce, diventando così un ciclo negativo. Con delle tecniche S.O.T. intra orali si può ottimizzare la funzionalità dell’ATM.

Attenzione al posizionamento della testa

Posare il bambino nello stesso modo ogni volta che sta sdraiato, causerà nel tempo una parte piatta sul cranio. Poiché il cranio di un bambino non inizia a indurirsi fino a circa 3 mesi di età, è importante essere sempre consapevoli di come si adagia il bambino. Prova a posarlo in modi diversi ogni volta. Potresti metterlo sulla schiena con la testa a destra per il suo pisolino e poi metterlo sulla schiena con la testa a sinistra per andare a letto. Essere consapevoli di non sdraiare il bambino sempre allo stesso modo consentirà alla forma della testa di svilupparsi in modo uniforme tutt’intorno.

Se il bambino viene allattato con il biberon, è importante che si cambi lato per l’allattamento esattamente come quando si allatta al seno. Il bambino tende a guardare in su la persona che gli da il biberon e, quindi, se si allatta tenendolo sempre nel braccio sinistro, egli gira solo la testa a destra…

Trova il tempo per la pancia in giù – “tummy time”

I neonati non sono di solito grandi fan del “tempo della pancia all’in giù”. Tuttavia, è molto importante per loro tenerli un po’ di tempo sdraiati sulla pancia, anche se è solo per pochi minuti ogni due ore.
Il “tummy time” consente loro di rafforzare i muscoli del collo e di esercitare le proprie capacità motorie. Questo è un passaggio fondamentale per sviluppare una spina dorsale forte e per preparare il bambino ai prossimi passaggi dello sviluppo motorio – girarsi, mettersi seduto, gattonare e, infine, alzarsi in piedi.

Suggerimenti per genitori e assistenti:

  • Metti sempre il bambino a dormire sulla schiena: questo rimane il modo più sicuro per dormire, riducendo al minimo la SIDS. Cambia la posizione del tuo bambino nella culla ogni notte (inverti dalla testa ai piedi). Ai bambini piace guardare gli oggetti e questo li aiuterà a non girare la testa sempre dallo stesso lato.
  • Tummy Time”. Quando tuo figlio è sveglio, trova modi per interagire e giocare con lui mettendolo sdraiato sulla pancia, più volte al giorno. Ciò incoraggerà lo sviluppo motorio e il coordinamento della testa e del collo (una delle prime pietre miliari dello sviluppo), iniziando con pochi minuti fino ad arrivare a tratti più lungi. A sei mesi di età il bambino dovrebbe fare minimo un ora al giorno sulla pancia (in totale).
  • Tenere regolarmente il bambino in diverse posizioni, alternando il braccio in quale lo tieni. Questo per evitare che tuo figlio sviluppi posture preferenziali.
  • Utilizzare passeggini, seggiolini auto, seggiolini per bambini, culle e recinti solo quando necessario. I bambini hanno bisogno di tempi di gioco attivi e possibilità di muoversi ed esplorare.
  • Sviluppare le capacità motorie: gioca con il bambino per farlo muovere. Incoraggialo a gattonare, rotolare, raggiungere, spingere, tirare, trattenere, afferrare.
  • Sviluppare abilità cognitive: gioca con il bambino cercando di stimolare il suo pensiero ed il linguaggio. Incoraggia le interazioni con il suo ambiente, guardando, ascoltando, imitando, cantando, parlando, leggendo.
  • Portate il vostro bambino a fare una visita da un chiropratico competente in pediatria, per valutare lo sviluppo del suo sistema nervoso e la possibile tensione spinale che potrebbe portare a una postura preferenziale.
Axel un mese
Axel tre mesi

Sources
Hash, J. Deformational Plagiocephaly and Chiropractic Care: A
Narrative Review and Case Report.
” Journal of Clinical Chiropractic
Pediatrics, 2014 Mar; 14(2): 1131 – 1138 http://www.jccponline.com/plagiocephaly.html.

Quezada, D.Chiropractic Care of an Infant with Plagiocephaly.” Journal
of Clinical Chiropractic Pediatrics, 2004; 6(1): 342 – 8 http://icpa4kids.org/Chiropractic-Research/chiropractic-care-of-an-infant-with-plagiocephaly.html.