Le posizioni di allattamento e riposo possono creare degli squilibri posturali anche al bambino.
Durante l’allattamento può capitare che il bambino preferisca un seno all’altro e questo succede semplicemente perché il piccolo ha difficoltà a girare la testa verso l’altro lato e soffre di mal di collo.

Durante la nascita la testa e il collo del bimbo vengono “compressi e girati” e spesso anche un parto apparentemente tranquillo può causare tensione sul collo e/o il cranio. Infatti un parto veloce tante volte mette più stress sulle strutture di un parto più lungo.
Il problema della suzione è molto comune e tante neo-mamme pensano di non poter allattare al seno perché il proprio figlio non tira abbastanza o non hanno abbastanza latte.  Ciò alimenta un circolo vizioso con il bimbo che non riesce a tirare, quindi non prende peso e il latte che piano va via proprio per mancanza di stimolazione.

In tanti casi il problema di suzione e anche di rigurgito è legato a problemi biomeccanici. Lavorando sul cranio e la spina, si riesce tante volte a risolvere questi problemi. Questo è molto importante per il neonato che così può godersi tutti i benefici che l’allattamento materno comporta, ma anche per la neo-mamma che tante volte si sente in colpa quando l’allattamento non funziona.

Un altro problema che vediamo spesso durante lo svolgimento della nostra professione sono neonati che tengono la testa sempre piegata o girata in una direzione. Anche in questi casi il problema di solito ha un’origine biomeccanica, generalmente al collo o nel cranio e, più raramente, nel bacino.

Mano a mano che il bambino cresce il collo diventa più forte e questo atteggiamento apparentemente si risolve spontaneamente.    In realtà tante volte rimane un piccolo squilibrio che può avere conseguenze nel futuro anche distante causando mal di collo, mal di testa e eventualmente artrosi. Nel immediato la tendenza di tenere la testa inclinata può risultare in una asimmetria del cranio, la plagiocephalia.

 

I trattamenti sul neonato sono molto molto delicati. Spesso si tratta di una stimolazione precisa ma molto leggera sull’articolazione coinvolta, a volte in combinazione di una leggera  pressione sul palato. Il trattamento può essere effettuato in braccio al genitore o su un materassino fatto apposta. In genere è una esperienza rilassante per il bambino.

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